Sono al momento note, numerose malattie sessualmente trasmesse, provocate da diversi tipi di microrganismi come batteri, virus, protozoi e parassiti. Oltre queste, vi sono diverse infiammazioni generate da batteri patogeni, non necessariamente trasmessi per via sessuale, anche se un loro incremento può favorire la trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili. Queste infiammazioni possono essere anche ricondotte ad alterazioni della normale flora microbica vaginale.
Sono al momento note, numerose malattie sessualmente trasmesse, provocate da diversi tipi di microrganismi come batteri, virus, protozoi e parassiti. Oltre queste, vi sono diverse infiammazioni generate da batteri patogeni, non necessariamente trasmessi per via sessuale, anche se un loro incremento può favorire la trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili. Queste infiammazioni possono essere anche ricondotte ad alterazioni della normale flora microbica vaginale.
Un ambiente vaginale sano risulta essere dominato da più di 20 diverse specie batteriche appartenenti al genere Lattobacillus, rappresentate soprattutto da L.jensenii, L.crispatus, L.gasseri. Questi batteri, attraverso la produzione di batteriocine (sostanze in grado di contrastare la crescita di altri ceppi batterici potenzialmente patogeni), di acido lattico e perossido di idrogeno, mantengono il pH vaginale acido (valore tra 3.8 e 4.5), facendo si che sia mantenuto il normale ecosistema vaginale e prevenendo l’eventuale crescita di microrganismi patogeni opportunisti.
Tuttavia, diversi fattori, fisiologici e non (stile di vita, abitudini sessuali, squilibri ormonali, menopausa etc.) possono contribuire ad alterare il normale “microambiente” vaginale con conseguente delplezione del numero di lattobacilli, aumento del pH e sviluppo di un diverso spettro di microrganismi facoltativi e strettamente anaerobi. Questa condizione è conosciuta con il termine di “disbiosi” ed espone la donna ad un aumentato rischio di contrarre infezioni virali, batteriche o protozoarie sessualmente trasmesse.
Se non diagnosticate in tempo e trattate adeguatamente, queste patologie possono comportare gravi complicazioni a carico dell’apparato riproduttivo femminile e maschile (infertilità, aborti, gravidanze ectopiche, stenosi uretrali, tumori, etc).
Dal momento che molte infezioni non sono immediatamente riconducibili al patogeno che le ha provocate o sono asintomatiche e che le tecniche convenzionali spesso non sono specifiche né sempre applicabili, risulta necessario poter utilizzare sistemi di identificazione alternativi che diano risposte rapide e precise.
Grazie alle tecniche di biologia molecolare, in particolare la PCR Real-time, si è in grado di effettuare, non solo un’accurata identificazione dei microrganismi patogeni e, di conseguenza, la loro successiva eradicazione mediante un adeguato e specifico protocollo terapeutico, ma, anche, di prevenire lo sviluppo di patologie sessualmente trasmesse correlate a condizioni disbiotiche predisponenti, attraverso l’utilizzo di approcci terapeutici mirati.
Presso il Centro AMES è possibile effettuare il test Pan28 su campioni di urina, tamponi vaginali e ThinPrep, questo test è in grado di identificare ben 28 differenti specie, patogene e non, in particolare: una specie di parassita, 4 virus, 16 batteri e 7 specie di Candida:
– Chlamydia trachomatis | – Gardnerella vaginalis |
– Neisseria gonorrhoeae | – HSV1 |
– Mycoplasma genitalium | – HSV2 |
– Mycoplasma hominis | – CMV |
– Trichomonas vaginalis | – VZV |
– Ureaplasma urealyticum | – Lymphogranuloma venereum (Clamydia trachomatis) |
– Ureaplasma parvum | – Treponema pallidum |
– Candida albicans | – Haemophilus ducreyi |
– Candida glabrata | – Lactobacillus spp. * |
– Candida tropicalis | – Atopobium vaginae |
– Candida parapsilosis | – Megasphaera type 1 |
– Candida krusei | – BV-associaterd bacteria 2 |
– Candida dubliniensis | – Mobiluncus spp.** |
– Candida lusitaniae | – Bacteroides fragilis |
* L.Crispatus L.gasseri L.jensenii
** M.mulieris M.curtisii